Come arrivare a 3000 country nella Challenge










Dopo aver smaltito l'adrenalina degli ultimi country, dopo aver atteso le conferme e compilato le application, infine dopo aver visto la classifica della Challenge e festeggiato con gli amici, rimane un' ultima cosa: dare un senso a quello che ho fatto. Il DX'ing è una bellissima attività soprattutto per quello che insegna: prima di tutto geografia, inglese, fisica, matematica e altre scienze minori; poi c'è la parte competitiva nella quale si impara a gareggiare cercando di migliorarsi sempre di più. Io vorrei lasciare queste due righe scarne e incomplete a chi desideri partecipare con il desiderio di aumentare le proprie conoscenze e la propria abilità, ovviamente senza la pretesa di esser esaustivo nè tantomeno perentorio, dopotutto ognuno ha il suo stile e finchè non vengono violate le regole della buona educazione potete divertirvi come vi pare.
Poi questa è la mia opinione, ma sono solo l'ultimo entrato nel Club 3000 che ad oggi (maggio 2014) comprende una novantina di operatori in tutto il mondo (41 europei, 37 USA/VE, 9 JA 1 AF, 1 AS 1 PY), di cui cinque italiani.
In ogni modo, secondo il mio modesto parere, queste sono alcune idee in ordine disordinato per entrare a farvi parte.









Bande. Ovvio che le più importanti sono quelle basse. In bande alte si fa la caccia automatizzata: arriva lo spot, ci si clicca sopra e la radio col CAT va sulla frequenza giusta, il finale a mosfet seleziona la banda, il rotore si orienta da solo e basta premere il pulsante del voice-keyer per iniziare la chiamata. Non si impara granché ma la spesa è notevole. In bande basse prodotti commerciali ce ne sono pochi e ancora più costosi, bisogna darsi da fare ad autocostruire, e qui casca l' asino. Occorre anche avere un bel po' di spazio, una casa in campagna è l'ideale, chi non ce l'ha può organizzare con gli amici un mini radio club o qualcosa del genere. Sostanzialmente la Challenge è una partita che si gioca in 80 e 160 metri: chi li ha praticati con passione per una ventina di anni e ha messo insieme grosso modo 600 country fra tutt'e due ha delle chances, gli altri si troveranno di fronte a grosse difficoltà. Da questa base di partenza si può tranquillamente dare l'assalto alle bande alte ma viceversa è molto più difficile, perchè il progresso in bande basse è molto lento; a causa di ciò alcuni si sono fatti prendere dal lato oscuro della Forza, ma di questo parleremo più avanti. Dopotutto i 160 sono per appassionati come gli intenditori di vino, ma c'è anche chi beve il Tavernello.









Radio. La radio ha pochissima importanza. L' ultimo italiano detentore della Challenge Cup con 3200 country abbondanti ha fatto il DXCC in 160 con un FT101ZD, il 5BWAZ e il 5BWAS con un FT102 e il WAZ in 160 con un Kenwood 940. Tutte comprate usate. Io ho fatto la maggior parte della mia attività col 940 e qualcosa con un FT1000 Mk5 di seconda mano, per questo quando vedo quelli che esibiscono dei transceiver da paura pieni di luci e schermi multifunzione mi viene da ridere, al massimo con una cifra del genere io comprerei acciaio, alluminio e teflon. L' antenna buona fa la radio buona, il contrario non succede mai.









Antenne. La stazione è composta al 99% dalle antenne, il resto è secondario. Ci sono QSO che si fanno grazie alle antenne in ricezione e QSO che si fanno con le antenne in trasmissione: il primo caso è tipico delle bande basse per esempio quando una spedizione DX arriva pianissimo e la sentono in pochi, quelli che ascoltano bene fanno due o tre chiamate, passano subito perchè il pile-up è scarso e mettono a log tranquillamente; il secondo è più frequente in bande alte, la stazione arriva forte, chiamano tutti, e occorre qualcosa con un certo guadagno per passare, oltre a tempo, potenza e pastiglie per la gola.









Potenza. Non c'è bisogno di roba tanto grossa. Non ho mai avuto un OM Power 3500 nè una 3CX3000 però trovo ridicola la limitazione a 500 W che abbiamo in Italia, un KW come a San Marino sarebbe più giusto e sufficiente per tutti gli usi. In un mondo civile di più non serve, poi è chiaro che contro i tetrodi militari russi il discorso cambia, bisogna attrezzarsi. Ovvio che bisogna sapere quello che facciamo, certe cose vanno usate con precisione chirurgica perchè il pile-up è una cosa, le chiacchiere un' altra.









Spesa. Una QSL per via diretta fuori dall' Europa costa un paio di Euro di affrancatura e altrettanti per farcire la busta. Moltiplicato per 3000 viene una cifra folle e c'è gente che giustamente dice: io non spedirò mai 3000 QSL dirette. Beh, non ce n'è nessun bisogno, potete stare tranquilli. Io ho usato felicemente LOTW e il Bureau, e la diretta solo per le ultime 200 o 250 conferme, ovviamente a parte i new-one assoluti o certe chicche in 160 metri che avrei richiesto comunque via diretta. Ora che si può pagare con PayPal riducendo il rischio di furti chi vuole ottenere le cartoline è certamente avvantaggiato rispetto a qualche anno fa; al postutto la spesa è diluita nell' arco di un paio di decenni abbondanti ed è largamente inferiore a quella di un fumatore medio, ma senza conseguenze per la salute. In sostanza non ci si dissangua, chi si astiene dalla competizione accampando una scusa del genere è semplicemente pigro.
Qui ho scritto qualche nota sul controllo delle QSL.









Manico. (questa è la parte più importante) E’ indispensabile, e col tempo si affina sempre più. Le componenti fondamentali sono l' orecchio, la prontezza, la confidenza con la radio, la ricerca di informazioni e soprattutto la perfetta conoscenza della propagazione.
Andiamo per ordine: l' orecchio buono serve a discriminare i segnali. Uno può anche essere leggermente sordo, si compensa alzando il volume, ma quello che conta è nel cervello. L' operatore normale può distinguere i segnali sopra il livello di rumore o anche pari ad esso, quello bravo può tirare fuori della roba che è sotto. Non si può spiegare come, ma vi assicuro che è così.
E' estremamente importante ascoltare con attenzione come si comportano gli operatori di una spedizione: quando hai capito quanto dura una loro chiamata puoi partire con la tua nel momento giusto anche se il QSB ti ha portato via una fetta di ricezione, per cui se la propagazione risale un attimo riesci a piazzare il nominativo nel momento giusto e hai migliori probabilità di farti ascoltare.
La prontezza è indispensabile: quando capita di trovarsi su una stazione che ha appena iniziato a chiamare e non è ancora stata segnalata bisogna essere svelti come un gatto selvatico. Perdere questo vantaggio significa a volte perdere il QSO. Idem per la confidenza con la radio: occorre saper impostare rapidamente lo split, l' ascolto in diversity e tutto quello che occorre per eventualmente filtrare, stringere, spostare la finestra di media ecc. E' inutile spendere migliaia di euro in un apparato se non lo sappiamo far suonare come un violino in pochi secondi, sono soldi buttati.
Sopra un certo livello il DX'ing è soprattutto una ricerca di informazioni. Una volta c' erano i bollettini DX ricevuti via posta (famoso quello inglese che arrivava sempre dopo una settimana, quando la maggior parte dei dati non erano più usabili) ma ora con Internet questa ricerca diventa facile e velocissima. Ormai quando un gruppo si riunisce al bar per lanciare l' idea di una spedizione DX, dopo due birre lo sa tutto l' orbe terracqueo. Occorre pertanto frequentare i siti specializzati, NG3K, DX-Coffee, DX World ecc. per avere una visione immediata della situazione, io consiglio di preparare un foglio Excel con le attività più importanti del mese in ordine di data, poi lo si può stampare e appendere sopra la stazione, tenere come sfondo nel desktop o altro, così da averlo sempre sott' occhio.
Su Hamradioweb c'è una tabella sempre aggiornata delle spedizioni DX in corso.
Per ciò che riguarda la propagazione un buon operatore deve sapere cosa può arrivare via corta o via lunga in una determinata banda a una certa ora del giorno, in un dato giorno dell' anno, in qualsiasi periodo del ciclo solare. Chiaro che esistono sempre le sorprese, ma senza avere un' idea di cosa succede 100 Km sopra le nostre teste si fa poca strada. Spesso vengono pubblicate delle tabelle che mostrano le probabili aperture per una spedizione DX, bisogna studiarle attentamente per avere un' idea di cosa può offrire quell' area nelle varie bande, inoltre conviene annotare nel log la situazione nella quale si sono fatti certi QSO difficili: via corta o via lunga, con o senza skewed path eccetera. Sapere in che modo si può collegare una certa zona prima o poi diventerà importantissimo e dovrete ricordarlo al volo, è frustrante perdere tempo a cercare di capire se il DX arriva via corta o lunga mentre tutti gli altri stanno già chiamando, dovete saperlo subito.
Dulcis in fundo una buona esperienza in questo campo permette di programmare l'attività negli orari più favorevoli risparmiando tempo, e soprattutto aiuta a costruirsi un filtro mentale che esclude una buona parte degli spot fasulli. Ce ne sono davvero tanti, ma chi conosce bene la propagazione difficilmente si lascia fuorviare.







Cluster. Come tutte le cose, va usato nel modo giusto. Io consiglio di non fidarsi troppo e di ragionare sopra ogni spot. L' errore più comune è quello di non leggere da dove proviene: se vediamo segnalato un KH6 in 80 a mezzogiorno è inutile accendere la radio, può spottarlo (e soprattutto ascoltarlo) solo qualcuno che abita in California, in Australia o comunque in zona Pacifico.
Quando vengono annunciate delle grosse spedizioni DX cominciano ad arrivare spot fasulli che è un piacere, magari ancora prima che gli ardimentosi del momento escano da casa, occorre quindi prendere tutto cum grano salis senza farsi venire tremito, tachicardia e secchezza della gola. In tutti i casi meno spot si inseriscono meglio è, ci risparmiamo tanti sfortunati che arrivano sulla preda apposta per fare confusione. Di solito la confusione è in proporzione agli spot, più ce ne sono, più i disturbatori imperversano. Qui ho scritto alcune note per approfondire l' argomento.









Competizione. La Challenge è una gara. Chi la fa mostra al mondo, ma prima di tutto a sè stesso, quanto è bravo. Ovvio che ci sono delle condizioni diverse per ognuno (le stazioni esattamente uguali esistono solo nel WRTC) e chi ha una verticalina con 100 W può sentirsi legittimamente orgoglioso quando sfonda il muro dei 1200 punti; una installazione domestica con tribanda, dipoli e un lineare può dare motivo di vanto per chi raggiunge i 2500, chi ha terre al sole può puntare ai 2800 o 2900 punti, e quando i gufi ti chiamano per nome si raggiungono i 3000. Ma è duretta, credetemi.









Controindicazioni. C’è gente che si fa prendere la mano dalla competizione e pensa di dover versare sangue se non riesce a riempire uno slot. Il discorso a questo punto sconfina nella psicologia, forse chi soffre di complessi d’ inferiorità cerca un’ affermazione con la radio e si arrabbia quando non riesce a ottenerla. Da qui alle portanti il passo è breve. Poi non parliamo degli invidiosi, quelli sono veramente patetici, i loro sfoghi anonimi sul cluster sono di una comicità irresistibile. Qualche tempo fa mi capitò di leggere i post di un DX'er che nella sua firma aveva aggiunto il motto "se l'invidia fosse una malattia metà dei radioamatori sarebbero morti". Non ricordo più chi era ma vorrei fargli i miei complimenti.









Matematica. Facendo un po' di conti, con una stazione abbastanza bene attrezzata diciamo che si possono raggiungere circa 180 paesi in 6 metri e 220 in 160. La media dei punti da fare nelle altre bande è 325 ma in 15 e 20 si possono superare alleggerendo gli 80 che restano i più difficili. Bisogna letteralmente piallare le bande alte, ma con tempo, pazienza e ciclo solare favorevole non è impossibile. A me sono sempre piaciute le bande basse, sono attivo da metà anni '80 e ho lavorato anche durante periodi molto buoni come per esempio l' inverno del 2009 durante il quale ci furono condizioni splendide. Dopo aver accumulato un discreto punteggio in 80 e 160 mi sono ritrovato all' inizio del nuovo ciclo con pochi country in bande alte e mi sono divertito a fare la corsa lavorando paesi più facili e rimontando la classifica con una velocità maggiore rispetto a chi in quelle bande aveva già fatto tutto. In sostanza chi comincia la sfida alla Challenge dopo aver fatto una grossa attività in 80 e 160 praticamente corre in discesa, mentre chi ha lavorato intensivamente solo le bande alte pedala in salita.
Per questo conviene attrezzarsi tenendo conto di quello che promette l' attività solare, ma bisogna ricordare che i progressi in bande basse sono molto lenti.









Strategia. C'è chi ha messo insieme un grosso numero di country in bande alte e dopo aver ottenuto il trofeo dei 2500 comincia a guardarsi attorno e a pensare che dopotutto i 3000 non sono impossibili. E' un errore. In bande basse e in 6 metri si procede più lentamente quindi bisogna cominciare con queste che sono le più difficili, chi non l'ha fatto si trova ad arrancare in un periodo di ciclo solare al massimo nel quale c'è poca attività in 80 e 160 perchè di solito quando sono aperte le bande alte vanno tutti lì. Ci vuole molto tempo per mettere insieme un buon punteggio, quindi bisogna affrontare per prima questa sfida, piuttosto che concentrarsi prima sulle bande alte rinviando il problema. In ogni modo anche quando il ciclo è su si riesce a piazzare qualche bel colpo in 80 e 160 perchè in basso la propagazione non sparisce del tutto, se si affaccia qualcosa di raro le probabilità di fare un buon QSO esistono ugualmente ma con il rumore elevato e la scarsa attività le chances decisamente calano, almeno per chi lavora onestamente.









Location. Higher is better, d' accordo, però io non cambierei la mia pianura padana con nient' altro. In collina funzionano bene le bande alte, ma nel complesso anche quaggiù ce la caviamo benino; tuttavia quando si parla di 80 e 160 metri il terreno umido e conduttivo fa una grossa differenza tanto è vero che il compianto W1CF, progettista delle 4 verticali in fase (articolo dell' Handbook 1983) stabilì che queste avevano un guadagno incrementato di 2 db su un terreno umido rispetto ad uguali antenne sopra il secco o sabbioso.
Non è un caso che nella classifica della Challenge gli italiani in testa risiedano quasi tutti in Emilia-Romagna. Potendo converrebbe avere una stazione in collina con le yagi e una in pianura con le verticali, ma qui andiamo sulla fantascienza.









Tempo. Bisogna averne tanto e gestirlo bene. Chi lavora è costretto a operare nel week-end, combattendo contro gli operatori della domenica; si può fare qualcosa ugualmente, però certi obiettivi si possono porre solo quando l' INPS ci accoglie nel suo seno o quando ci si può allontanare dal lavoro spesso e per brevi periodi.
La giornata-tipo di un DX'er delle bande basse comincia nel tramonto invernale:

16.30 - Chiamate in 80 verso VK e ZL non esclusa la west-coast via lunga e (con molta fortuna) il Pacifico
17.30 - Ascolto in 160 per l' estremo oriente e oceano Indiano
18.00 - Ascolto anche in 40 e 80
19.00 - Chiamate verso India, paesi arabi e Africa orientale
20.00 - Fine delle chiamate verso VK, cena e caffè
21.00 - E' il momento dell' Africa occidentale
22.00 - Arrivano i primi canadesi in 40
22.30 - Cominciano gli USA della costa orientale
23.30 - USA, Caraibi e Sudamerica
00.30 - Tramonto sul middle-west e caffè
02.00 - Cominciano ad arrivare gli stati americani dell'ovest
03.00 - West Coast fino alla nostra alba, ci sta un altro caffè
06.00 - Finestra per il Pacifico
06.30 - Alba sull' Italia
07.30 - Tu che lavori mentre io vado a letto (F. Guccini)










Conoscenza. Come dicono in meridione nessuno nasce imparato perciò bisogna ingegnarsi a capire. E' meglio fare una domanda ingenua che stare zitti, perchè altrimenti si rimane in errore tutta la vita. Conviene sempre andare alla fonte delle informazioni, di solito chi è veramente bravo e si esprime ad alto livello non ha nessun problema a dare spiegazioni ai newcomers. Quelli che non spiegano niente è perchè non capiscono niente. Mi è capitato spesso di incontrare a Friedrichshafen il guru europeo delle bande basse ON4UN, e ne ho approfittato per fargli diverse domande alle quali ha sempre risposto con molta gentilezza e disponibilità, lo stesso per K3LR e W3LPL a Dayton e altri che non sto a menzionare. Chissà perchè mi è venuto in mente questo passo della Divina Commedia (Inferno - Canto IV) nel quale Dante, accompagnato da Virgilio, narra l' incontro con Omero, Orazio, Ovidio e Lucano:
e più d'onore ancora assai mi fenno,
ch'e' sì mi fecer de la loro schiera,
sì ch'io fui sesto tra cotanto senno.









Discrezione. La tua attività DX non è apprezzata da tutti, in particolare dalla moglie, dai vicini di casa e dagli altri DX'er quando fai splatter. Bisogna tenere presente questo fatto e comportarsi con discrezione, evitando le vanterie inutili. Per carità, quando si raggiunge un bell' obiettivo è lecito gioire, offrire da bere e raccontare qualche fattaccio, ma non è il caso di sventolare le proprie conquiste ad ogni piè sospinto, anche perchè ci sarà sempre qualcuno che ha fatto qualcosa in più. Le classifiche del DXCC sono visibili a tutti, chi vuol sapere chi sei e cos' hai fatto lo sa già senza bisogno di dirglielo, e chi non lo sa non gli interessa. Per questo i vari "bingooo" o i "tnx for #312" sono inutili, meglio evitare.









Pazienza. Questa è la prima e più importante virtù del DX'er. Occorre averne tanta perchè le avversità capitano tutti i giorni, e non bisogna mai scoraggiarsi di fronte ad esse. Quando siamo sulle tracce di una possibile preda non la dobbiamo lasciare mai, bisogna fare come i cani randagi che se agguantano un osso non lo mollano neanche a morire. La stazione DX non si presenta sulla scena? Aspettiamo. Non c'è propagazione? Riproviamo domani. Non si passa nel pile-up? Il giorno dopo ci saranno meno pretendenti. Poi quando si superano i 2900 country è quasi inutile tenere controllato il cluster, tanto si vedono solo righe nere per giorni e giorni, la caccia diventa noiosa e se non c'è qualche diversivo tipo IOTA o simili la radio prende polvere rapidamente. Resistere, resistere sempre.









Disturbi. Vediamo lo spot di una bella stazione DX che ci interessa. Andiamo ad ascoltare e vediamo che effettivamente questa arriva. Che facciamo? Chi ha un finale a valvole deve accordarlo rapidamente, io consiglio di premere il tasto A=B per mettere la frequenza anche nel secondo VFO, poi spostarsi, accordare, infine premere A/B in modo da tornare in fretta sulla frequenza della stazione DX senza disturbare nessuno accordandogli sopra. Ovvio che poi tutti quanti abbiamo chiamato col VFO sbagliato almeno una volta nella vita, chi non ha rimediato un bell' "up idiot" ha fatto poca radio, ma quando si può evitare un disturbo è meglio farlo, anche per non scatenare i "poliziotti della frequenza" che di solito fanno più confusione di quelli che vogliono rimproverare.
A parte ciò anche io ho commesso errori non so più quante volte, sicché un minimo di tolleranza bisogna averla, chi è senza peccato...









Stranezze. Ci sono degli operatori che specialmente in bande basse trasmettono con una verticale e ascoltano con una coppia di fili bianchi e rossi chiusi in una guaina grigia con scritto Telecom. Si tratta della ADSL, che permette l' uso dei ricevitori remoti via internet. Ognuno si regola come crede, tuttavia chi conosce bene la Top Band sa più o meno cosa si può ascoltare e soprattutto cosa non si può ascoltare con differenti setup. Ovvio che esistono anche i casi fortunati, ma se si ripetono troppo spesso l'operatore in questione è davvero baciato dalla sorte. Per esempio ci sono state delle spedizioni che si potevano ascoltare solo con le Beverage (e pure con fatica), chi è a log senza averle, o ha fatto diversi pellegrinaggi da qualcuno meglio attrezzato o ha una sfera di cristallo.
Bisogna però tenere presente che non è facile giudicare: non sappiamo cosa sentono gli altri nelle loro cuffie. Al massimo sappiamo che chiamano una stazione, passano i rapporti, poi la chiamano ancora dopo 5 minuti, passano i rapporti e ricominciano dopo un po'. La chiamata "alla sperindio" è tipica di chi non ascolta, se uno si comporta così una volta o due può darsi che abbia sentito qualcosina, ma se lo fa per abitudine diventa un po' strano. Anche le chiamate tipo telefonata di chi passa al primo colpo e dà il suo bravo 599 mentre tutti gli altri non ascoltano nulla possono lasciare perplessi, dopotutto è poco probabile che a parità di antenne uno a Milano ascolti benissimo e a Bologna non arrivi niente. Poi c'è la chat di ON4KST, che è utile per avere informazioni immediate e può dare luogo a QSO più facili che non tramite uno sked, ma a meno di non leggere i corrispondenti che si dicono "ti ho passato 559 mi copi?" non è facile capire cosa effettivamente abbiano sentito.









Soddisfazione. Per tutte le volte che la stazione DX mi ha fatto QRT sotto il naso, per quando mi sono alzato all' alba e la propagazione non c' era, per le migliaia di chiamate a vuoto quando passavano solo russi e ucraini, per gli "only north America" quando la stazione rara arrivava a 9+40, per gli amici che "si fa alla prima chiamata" e io stavo lì delle ore, per quando mi son preso "up idiot", per le antenne stroncate dal ghiaccio, per la moglie che si lamenta del TVI, per i vicini che mi hanno tolto il saluto, per la bolletta dell' ENEL, per le QSL che non arrivano, per i manager che chiedono dollari a pacchi da un chilo, per i coupon che non si trovano più, per le tariffe postali che aumentano ogni 10 minuti... per tutto questo e altro ancora.









Conclusione. Mi sono divertito moltissimo tutte le volte che ho fatto un new-one, specialmente in 6 metri perchè ho quasi tutto autocostruito: alimentatore, lineare, antenna e palo telescopico; ma anche in bande basse quando le Beverage (ovviamente anche quelle frutto di lunghe prove) mi hanno fatto ascoltare cose che pochi altri tiravano fuori. E' stato divertente bucare il pile-up cercando di capire dove la stazione DX andasse a cercare, prevedendo le sue mosse e infilando la chiamata nel momento giusto e nell' angolino dove ascoltava per un breve attimo. L' emozione che ti dà la battaglia non c'è niente che te la possa dare.
E ora che forse ho imparato qualcosina dalla radio posso cominciare a fare attività in maniera decente. Dopotutto mettere insieme 3000 country non è un punto di arrivo. E' una partenza.




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