Quando ho eretto il palo che sostiene le antenne, ormai più di vent' anni fa, mi è venuta l' idea di usare uno dei tiranti di acciaio come antenna filare. Così ho provveduto a isolarlo in alto e in basso con due isolatori a noce del tipo di quelli usati dall' ENEL.
Questo è l' isolatore in alto, indicato dalla freccia. Gli strani fili a sinistra del tirante fanno parte di un dipolo tribanda costretto a lavorare nell' angusto spazio di un cortile.
Questo è l' isolatore in basso. Il filo nero a sinistra che parte sopra l' isolatore attraversa il cortile e arriva fino al mio ricevitore.
Ho provato ad ascoltare un segnale qualsiasi a 400 KHz. Entrando con l' antenna direttamente nel ricevitore questo è il livello:
Inserendo un piccolo variometro il segnale diventa questo:
Il variometro non è molto grande, e ha una induttanza totale di 490 microHenry appena sufficienti per questo impiego. In effetti è nato per una frequenza un po' più alta, attorno a 500 KHz sicchè consiglio a chi volesse replicarlo di aumentare il numero delle spire. Credo che nella bobina esterna (il cui diametro è 14 cm) due avvolgimenti da 40 spire ciascuno di rame smaltato fra 0,5 e 0,3 mm siano più che sufficienti.
La bobina interna ha un diametro di 6 cm e due sezioni da 25 spire ciascuna. Nella costruzione si può tranquillamente aumentare il numero delle spire, non è affatto critico.
Nella foto il filo bianco in alto è l' antenna, i coccodrilli rosso e nero sono saldati a uno spezzone di cavo coassiale che va nel ricevitore.
Cliccando su questi due link potete ascoltare circa 10 secondi di registrazione del beacon CEV a 387 KHz ascoltato con la filare accordata col variometro, oppure con una piccola ferrite dentro casa. Nel primo caso l' audio è più pulito, ma bisogna considerare che non ho provato a montare la ferrite sopra un paletto alla stessa altezza della filare, quindi il confronto non è preciso.